Buon Libro
Buon Amico
I SEI PILASTRI DELL'AUTOSTIMA
di Nathaniel Branden
Forse mai come in questa epoca, così tormentata, il concetto di autostima ha assurto un valore fondamentale, perché quasi tutti i problemi che viviamo sono riconducibili a squilibri appunto nell'autostima.
Questo libro, scritto in maniera immediata e di facile comprensione, raccoglie tutta la vastissima esperienza del pioniere e sommo conoscitore di tale essenziale elemento della psiche umana, il Dott. Prof. Nathaniel Branden, che ha tenuto corsi e seminari in tutto il mondo. Se venisse letto da tutti: tutori, genitori, ragazzi, responsabili di settori vari, avremmo una società profondamente sana.
Questo libro si pone perfettamente in linea con lo spirito de "Il Fenicottero Rosa - APS", come possiamo leggere da un suo estratto: "La ricerca dimostra come un ben sviluppato senso del valore dell'autostima personale, sia correlato in maniera significativa con la generosità, la gentilezza, la cooperazione sociale e uno spirito di aiuto reciproco, come conferma, per citare uno tra mille esempi autorevoli, A. S. Waterman nella sua esauriente rassegna "The Psichology of Individualism". Invitiamo tutti a leggerlo quanto prima, per trovare un fondamentale, completo ed insostituibile supporto per vivere al meglio ogni momento ed ogni relazione.
MENTE ZEN, MENTE DI PRINCIPIANTE
di Shunryu Suzuki-Roshi
Lo Zen. Con questo testo, UNICO nel suo genere, scritto con una semplicità che sposa felicemente una profondità senza tempo, si può conoscere lo Zen ed uno degli strumenti fondamentali per una vita vera, per un'esistenza migliore: la meditazione.
Lo conobbi a vent'anni, e ha fatto la differenza. E l'ho voluto donare a mia nipote per i suoi 18 anni: un regalo così, rimane nell'Anima per sempre.
Andrebbe fatto leggere ai propri figli non appena hanno l'età per farlo, insieme a "I 6 Pilastri dell'Autostima" di Nathaniel Branden (anche questo, fatto come dono per i 18 anni di mia nipote).
Leggeteli entrambi, ci ringrazierete
ALIMENTAZIONE EVOLUTA, tre libri fondamentali di David Perlmutter
L'alimentazione, la prima causa del nostro benessere. Oggi abbiamo maggiore consapevolezza anche in questo argomento, e maggior possibilità di scelta.
E' il momento di approfondire ulteriormente, e questi testi ci aiutano in modo chiaro e ben documentato a capire cosa ci fa bene e ci permette i vivere meglio, e cosa evitare.
Siamo molto viziati da decenni di abitudini alimentari errate, ma si tratta solo di volontà: basta quella per iniziare. Mantenere il passo acquisito sarà dopo davvero semplice, credete.
"Chi ben comincia, è a metà dell'opera"
GRANI ANTICHI - Una rivoluzione dal campo alla tavola, per la salute, l'ambiente e una nuova agricoltura
di Gabriele Bindi
Lo sapevate che…
Siamo negli anni ’50 del secolo scorso, i contadini, abituati a seminare le sementi ricavate dal raccolto precedente, iniziano a rifornirsi di quelle prodotte industrialmente. Fino agli anni ‘60 in Italia, soprattutto in Puglia, il grano duro coltivato abitualmente era della varietà Cappelli, di ottima qualità, ma ad alto fusto e dunque facilmente suscettibile all’azione del vento e della pioggia che lo piegavano verso terra, rendendolo a bassa produttività.
Nel 1974, a quel punto, un gruppo di ricercatori del CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, oggi ENEA) induce una mutazione genetica nel grano duro denominato “Cappelli”, esponendolo ai raggi gamma di un reattore nucleare, e, in seguito, lo incrociano con una varietà americana. Dopo la mutazione, il grano era diventato “nano”, dimostrandosi molto più produttivo in quanto decisamente meno soggetto alle intemperie atmosferiche, e inoltre più precoce nella crescita.
“Le prime costituzioni del decennio 1970 – 1980 sono state le cultivar Alex, Giorgio e Gerardo (Vallega e Zitelli, 1973) – si legge su un report dell’Università degli Studi di Sassari – frutto di un programma di miglioramento genetico iniziato da Vallega e Zitelli nel 1961 […]. Da questi filoni di ricerca, condotti parallelamente dall’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura e dall’ENEA, nascono, agli inizi degli anni ’70, le cultivar del gruppo ‘Val’ e la cultivar Creso (Bozzini e Bagnara, 1974) […] Tali varietà, grazie alla resistenza all’allettamento e al maggior harvest index associato alla statura ridotta, e grazie alla resistenza alla ruggine nera ed all’oidio, consentirono il raggiungimento di livelli produttivi decisamente superiori a quelli delle precedenti costituzioni.
Una mutazione genetica non OGM
Dunque il Creso è un grano tutt’altro che naturale, frutto di mutazioni genetiche indotte da radiazioni (oltre che da incroci imposti dall’uomo).
Attualmente è proprio con il Creso che si prepara circa il 90% della pasta venduta in Italia, ogni tipo di pane, dolci, pizze, alcuni salumi, ma anche capsule per farmaci.
Ci chiediamo quindi ancora da cosa sono (anche) causate le molteplici intolleranze/allergie/malattie vari in aumento nel nostro pianeta?
Questo libro ci mostra come sia molto importante tornare appunto ai cosiddetti "grani antichi". Conviene tornare a coltivare e consumare i frumenti del passato, e quali sono i più adatti? Cosa dice la ricerca scientifica su allergie e intolleranze al grano? Dove si trovano le farine migliori? Domande che in questo libro trovano una risposta grazie all'incontro con nutrizionisti, genetisti, agronomi, e tanti nuovi agricoltori che in tutta Italia stanno riscoprendo le antiche varietà di frumento. La seconda parte del libro è dedicata a un viaggio nelle regioni italiane, a caccia di spighe, pastifici, forni, mulini a pietra e contadini, in una fitta trama di esperienze autentiche per la ricostruzione di una filiera del cibo ecologica e salutare.